TEAM BUILDING AL BOSCO ROMAGNO

La Friuli Mtb&O abbraccia un nuovo ramo di attività e festeggia il primo intervento di formazione dedicato alle aziende. Sabato 9 novembre al Bosco Romagno si è svolta una giornata di introduzione all’orienteering volta a favorire la crescita e lo sviluppo del personale manageriale di un’importante realtà del panorama aziendale italiano. L’iniziativa è stata realizzata dai nostri tecnici Marta Canal, Alessia Ciriani e Stefano Collodet assieme al Presidente Paolo Di Bert.

La giornata si è aperta con una presentazione del nostro sport seguita da una breve “passeggiata in carta” e cioè lo spostamento dei partecipanti osservando mano a mano i vari elementi del territorio presenti sulla carta e nella realtà circostante. Il programma della mattinata prevedeva due esercizi da svolgere in squadra. Nel primo, le squadre dovevano completare quattro mini-percorsi da 3 punti ciascuno nel minor tempo possibile, passando in autonomia da un percorso all’altro.

Il secondo esercizio, invece, era una gara “score” con tempo massimo 30 minuti e penalità per eventuali ritardi. A ciascun punto era assegnato un punteggio diverso a seconda della distanza e/o difficoltà. L’obiettivo era totalizzare il maggior punteggio, rispettando il tempo dato. Prima di partire le squadre avevano a disposizione 5 minuti per prendere visione della carta ed elaborare la strategia su quale ordine seguire per trovare i diversi punti. Le attività hanno suscitato grande interesse dei partecipanti che vi si sono cimentati con entusiasmo, dimostrando l’intenzione di ottenere ottimi risultati e prevalere sugli avversari.

Al termine di ogni esercizio i nostri tecnici hanno favorito un importante momento di riflessione tra i partecipanti, partendo dalle dinamiche che il singolo esercizio aveva messo in luce: il coordinamento di una squadra verso un obiettivo comune, la valorizzazione delle capacità e competenze del singolo, la programmazione di una strategia e l’esecuzione della stessa, la motivazione del team e quindi la tenacia nel superare i momenti di difficoltà e gli insuccessi, la capacità di analizzare le variabili a disposizione e prendere decisioni in tempi brevi, la concentrazione sotto sforzo, l’equilibrio tra sforzo mentale e sforzo fisico, la volontà di mettersi in gioco e fare del proprio meglio, spingendosi al di là delle proprie capacità.

Per gli orientisti questo può sembrare il riassunto delle tante sfide che ogni gara di orienteering riserva. Ciò che abbiamo imparato è che questi aspetti hanno un grande valore se portati nel contesto aziendale perché sono abilità, capacità, competenze trasversali e comportamenti sempre più attuali e desiderabili in ogni ambito e occupazione. Ecco perché l’orienteering può essere uno strumento estremamente valido per sviluppare i temi di collaborazione, lavoro di squadra, efficacia ed eccellenza anche nell’ambito delle moderne organizzazioni aziendali attraverso un’appassionante esperienza “outdoor”.

Articolo di Alessia Ciriani